La mappa della Grande Pianura (e dintorni) illustra la parte del Regno di Malia dove si svolgono gli eventi del romanzo “Per la Corona d’Acciaio”. Si tratta della zona Nord-Est del Regno, essenzialmente la Grande Pianura stessa, buona parte delle Montagne Bianche, e la parte settentrionale della Costa dell’Alba (la costa orientale della penisola).

A partire da una mia modesta bozza, fatta per orientarmi nel descrivere le vicende del romanzo, i viaggi e le guerre dei vari personaggi, Matilde Viggiani ha sviluppato la bella mappa che sarà possibile trovare nel romanzo.

In questo articolo si può trovare l’evoluzione del lavoro fino a risultato definitivo.

Mi sento di preannunciare qui che nei volumi successivi inseriremo mappe di altre zone di Malia e del Continente Settentrionale, seguendo gli spostamenti dei personaggi. In particolare nel secondo volume “Contro Due Imperi” i lettori troveranno la mappa della zona più occidentale dell’Impero Dosthan, dalla capitale Altengaard fino al confine con l’asservita Gallesse… ma questa come si suol dire è un’altra storia.

I bozzetti di Matilde Viggiani:

 

 

 

 

Per la versione definitiva… dovrete comprare il romanzo!

Come si vede:

A Nord, le Montagne Bianche separano Malia dall’incombente e poderoso Impero Dosthan.

A Ovest si trova la regione delle Colline Brumose, ancora “obtorto collo” fedele alla dinastia Alesiade dopo aver tentato invano di rendersi indipendente con la penultima guerra civile, che si svolse sotto Re Costante VI, padre del sovrano attuale. Al di là delle Colline Brumose e delle propaggini più occidentali delle Montagne Bianche c’è il cosiddetto “Regno del Vino” di Gallesse, ossia la parte meridionale di questa nazione ormai sottomessa all’Impero Dosthan da lungo tempo. E’ in quest’ultima regione, poco lontano dal confine con Malia, che si trova Castelbrun, Contea di origine della Casa Maravoy.

A Sud la mappa confina invece con l’arretrato e misterioso Altopiano Centrale di Malia, sede degli antichi Re della dinastia precedente, e ormai del tutto indipendente dalla Corona.

A Est infine si trova il regno di Alba, una nazione come Malia stessa erede della civiltà Mitoien, ma rimasta piuttosto isolata e chiusa in se stessa dopo il crollo dell’antico Impero.

La mappa è contraddistinta dal grande lago di Alesia, al cui centro giace l’isola su cui sorge la capitale di Malia, una metropoli fra le più grandi del Continente che conta circa mezzo milione di abitanti. La maggior parte dei fiumi importanti della regione confluisce nel lago: da Ovest quello di gran lunga più grande di tutti, il Dathus, da Nord il fiume Tridente, da Sud il Verdefiume e il Campofiorito. Il fiume Biancorivo che scende da Acquaruggente è invece un immissario del fiume Dathus, nel quale si fonde più ad Est. Il Dathus si getta infine nel mare a oriente in un vasto e paludoso delta. Direttamente in mare invece sfociano il Cinquecolli, che nasce fra le colline del Ducato che porta lo stesso nome, isolate in mezzo alla Pianura, e il Saggiorivo.

Vi sono poi due grandi strade, edificate in tempi remoti dai Mitoien: la Strada del Fiume che segue il corso del Dathus sulla riva Nord, e la Strada dell’Alba che corre lungo la costa orientale. Naturalmente ci sono molte altre strade minori, piste e sentieri, che non abbiamo potuto segnare sulla mappa.

All’inizio avevo intenzione di non avvalermi di nessuna mappa, lasciando nel vago la geografia di Malia. Questo per lasciare il dubbio nel lettore se essa fosse in effetti quasi esattamente la stessa dell’Italia, o se fosse solo vagamente simile ad essa.

Poi mi sono reso conto che data la complessità delle vicende diventava difficile evitare errori nel calcolo dei tempi e della durata degli spostamenti. Avevo quindi pensato di avvalermi di “itineraria” invece che di mappe tradizionali. Questo tipo di strumento per viaggiatori di forma lunga e stretta (di solito un rotolo di papiro) veniva ampiamente utilizzato nel mondo romano al posto delle carte geografiche, o accanto ad esse. L’itinerarium illustrava il corso di una strada e non rappresentava il territorio secondo le miglia ma in accordo con le giornate di viaggio. Per esempio, le zone montagnose risultavano molto più estese dato che richiedevano molti giorni per essere attraversate rispetto a quelle di pianura. Ho dotato anche i miei personaggi di itineraria, che vengono citati più volte nel romanzo. Non escludo di realizzare in seguito anche degli itineraria su modello di quelli romani, che mostrino la Strada del Fiume, quella dell’Alba e quella del Tramonto, oltre a quelle che percorrono Gallesse, le terre Dosthan e altri luoghi.

Però gli eserciti e i viaggiatori in incognito non sempre seguono le strade ma magari tagliano per vie traverse, così avevo bisogno di calcolare il tempo di viaggio anche in questi casi. Per cui ho realizzato questa rozza mappa che trovate qui sotto, pensando inizialmente che dovesse essere uno strumento solo per me stesso.

I miei primi beta-lettori tuttavia fin da subito mi hanno fatto presente che anche a loro sarebbe servita una mappa, altrimenti facevano fatica a seguire la vicenda. Quindi mi sono “rassegnato” a utilizzare anch’io lo strumento della mappa tradizionale, tipica di ogni romanzo fantasy o storico che si rispetti.

Il mio scarabocchio non era presentabile, però, quindi mi sono rivolto alla collega schermitrice storica Matilde Viggiani che si è resa disponibile a realizzare il bel disegno che vedrete nel romanzo cartaceo. E colgo l’occasione qui per ringraziarla nuovamente (insieme all’Alto Bibliotecario della città-isola di Alesia) per il prezioso apporto allo sviluppo delle conoscenze geografiche del e sul Regno di Malia.

Prima bozza di mappa, di Marco Rubboli

 

La stessa bozza, malamente colorata dal sottoscritto su richiesta di Matilde (forse altrimenti non era troppo chiaro cosa avessi voluto indicare… ehem!)

 

 

 

 

 

 

 

 

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