«Tra pochi minuti tutta l’ambizione e tutto il potere del Regno sarebbero stati lì, in quelle sale.
E quello era il posto di Vindice, il posto dove agire, il momento per trasformare in realtà tutti i suoi sogni e i suoi incubi. Ora non si trattava più di pianificare in camere buie e senz’aria o in militaresche tende da campo, di esaminare e inventare strategie.
Quella era la realtà, la stanza del tesoro, il covo del serpente. E ciò che accadeva in quel mondo vacuo e colorato era la più vera delle verità.
Uno sguardo, un movimento, un impulso di desiderio o di antipatia: la causa.
Guerra, pace, accordi, omicidi: l’effetto.
Facili ascese e facili cadute.
Gloria, potere, denaro, veleno.
Un brivido di eccitazione e di conquista gli serrò le viscere. La sera calava dolcemente, incurante, e miriadi di luci si accendevano nei saloni scintillanti. La carrozza superò i cancelli della reggia e le guardie sgargianti.»

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