Per la Corona d'Acciaio - Per la Corona d'Acciaio
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GLI ULTIMI EROI DELL’ARENA

marzo 22, 2023 by Marco Rubboli Nessun commento

“Gli ultimi eroi dell’arena” è un romanzo breve ambientato al tempo della caduta dell’Impero Mitoien, edito da Accademia Nazionale di Scherma. Si segue la storia di due gladiatori, Glaucus e Felitia: lui arruolato in una delle ultime Legioni che cercano di frenare l’invasione dei barbari Dosthan, lei impegnata nell’ultima giornata di giochi dell’anfiteatro della grande città di Selenia, poco prima dell’arrivo alle porte del nemico. Nonostante sia un’opera ambientata nel mondo di fantasia di Malia, la gladiatura viene descritta in modo accurato, con tutte le classi di combattenti, l’armamento e il modo di combattere dei gladiatori Romani storici. Infatti dato che l’editore è una grande Istituzione del mondo della scherma, non poteva mancare un’Appendice Tecnica sulla vera gladiatura,

Potete ordinare il libro su Amazon qui: Gli ultimi eroi dell’arena

 

(Illustrazione di Andrea Camaggi”

 

“Uno schizzo di sangue cadde quasi sui piedi di Felitia. La gladiatrice fece un balzo indietro per non sporcarsi i calzari, così il liquido rosso andò a bagnare la sabbia dell’anfiteatro. Un boato risuonò sugli spalti, e il corpo della donna reagì con un fremito di eccitazione che le fece rizzare i capelli sulla nuca. Il ruggito del pubblico era per lei come il vino per un ubriacone, e si chiese come avrebbe fatto a vivere il resto della sua vita senza quelle emozioni. Il pubblico scandiva il nome del retiarius Isolano Drakos, che aveva ferito il suo avversario con un colpo da maestro. Anche il Console si era alzato in piedi, e applaudiva. Drakos correva intorno e si pavoneggiava agitando la rete come la ruota di un pavone, mentre Vitreus il secutor pisciava sangue dalla spalla sinistra. Vitreus aveva la pelle scura, e non si distingueva bene quanto fosse larga e profonda la lesione.

Drakos lo aveva attaccato sul lato destro, costringendolo a girarsi, e poi con un balzo felino si era gettato a sinistra sferrando una stoccata col tridente. L’arma aveva strisciato sul bordo dello scudo del combattente nero e gli aveva aperto la spalla.

La gladiatrice girò la testa per osservare meglio il ferito attraverso la grata dell’elmo. Sentiva il familiare rumore del suo proprio respiro reso metallico dalle pareti interne dell’elmo.

“Bah. Solo un graffio, tutto sommato. Drakos non dovrebbe esultare troppo.” giudicò con occhio esperto. Incrociò lo sguardo di Edurne, l’avversaria contro cui avrebbe combattuto fra poco, e intuì che anche lei stava pensando la stessa cosa.

“Vecchia volpe d’una lesbica Hesperiana, lo ha capito anche lei. Non avevo dubbi: non le sfugge niente. Fra un po’ ci divertiamo, io e lei.”

Vide gli occhi di Edurne brillare d’una luce d’intesa e immaginò i denti bianchi della provocatrix schiudersi in un ghigno inquietante. Non poteva scorgerlo, ovviamente: l’elmo d’acciaio le avvolgeva il capo e le nascondeva il viso. Ma poteva immaginarlo. La conosceva da una vita, d’altro canto, ed era da una vita che loro due si scambiavano coltellate.

Tornò a osservare i due uomini che combattevano.

L’arbitro si era avvicinato, aveva dato un’occhiata alla spalla del nero e aveva dato il permesso di andare avanti. Ora la folla se ne stava zitta, ammutolita dalla tensione. Gli spettatori avevano annusato il sangue, ma il verdetto finale non era stato ancora emesso.

Vitreus, che era uno tosto e non avrebbe rinunciato tanto facilmente a una vittoria, aveva ripreso ad avanzare verso il retiarius.

Drakos invece si teneva alla larga. Non è mai una brutta cosa che l’avversario perda sangue. A poco a poco gli sbollisce la rabbia, e col sangue perde anche le forze e il calore. Invece nei primi momenti dopo aver subito una ferita gli uomini diventano ancora più pericolosi, per il desiderio innato di vendetta. Gli uomini e anche le donne. Felitia ne aveva viste tante, entro quelle mura, e non era una che potesse commettere delle ingenuità come insuperbirsi per un graffio…

Però quel balletto non poteva durare molto, altrimenti la gente sulle gradinate si sarebbe incazzata. Volevano azione, mica tattica, quelli là.

E infatti Drakos, che tutto era meno che un pivello, rallentò e permise a Vitreus di avvicinarsi. Solo per fermare la sua avanzata a suon di botte sullo scudo. Le tre punte del tridente non permettevano a Vitreus di balzare di lato né a destra né a sinistra, bloccandolo lì dov’era.

Il guerriero dalla pelle scura però colse l’opportunità di gettarsi sotto la lunga arma del suo avversario, inclinando lo scudo in avanti e cacciandosi a testa bassa nel varco. Drakos si avvide subito del pericolo e scattò via, cercando di tirare indietro l’arma e recuperarla. Ma Vitreus lo incalzava senza dargli tregua: aveva trovato la sua occasione e non intendeva rinunciarvi.

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I33 VALPERG

aprile 23, 2020 by Marco Rubboli Nessun commento

 

“I33. Valperg” dell’amico Michele Gonnella, primo esempio del genere “Sword & Apecar”, è il romanzo che mi ha accompagnato negli ultimi giorni di “arresti domiciliari pandemici”… e con grande divertimento! Assolutamente da non perdere per i praticanti di HEMA (“Historical European Martial Arts”, secocdo la denomiazione della famigerata Coalizione Nordeuropea, che nella regia lingua del nuovo regno d’Italia diventa “Scherma Storica”), ma non solo. Il romanzo prende le mosse in un retrogrado 2035 post-bellico da un paio di “sfigati” studiosi di archeologia sperimentale della Regia Università di Lucca che, per approfondire lo studio di un antico manuale di scherma e capire perché questo tratti solo dell’atipica (per tempi così remoti) disciplina di spada e brocchiero, iniziano a prendere lezioni di scherma storica da una maestra di arti marziali, Iride Santini detta “Santa”. L’I33 è un manoscritto realmente esistente, ad oggi il più antico disponibile, pubblicato in Italia da A. Morini e R. Rudilosso della Sala d’Arme Achille Marozzo per la casa editrice Il Cerchio. Le vicende dei nostri eroi si intrecciano con quelle degli antichi autori del manoscritto, in particolare la “Santa” Valperg, figlia di un crociato e di una strega convertita ma non pentita (nel ms reale effettivamente il maestro monaco guerriero viene raffigurato anche mentre insegna a una donna, chiamata “Valpurgis”). Per esigenze di trama il vero manoscritto viene retrodatato di qualche secolo, artificio necessario per situare la vicenda ai tempi in cui il cristianesimo lottava contro gli ultimi pagani (e soprattutto contro i loro Dei… o demoni che fossero) nelle terre del centro e nord Europa. L’autore ci narra, nel suo stile sempre ironico, pieno di brio e vivacità, come la strana famiglia di Valperg sia riuscita a prevalere nella sua lotta senza quartiere contro un’entità feroce e guerriera proveniente da un’altra dimensione, dai molti nomi (alcuni dei quali corrispondono a ben note divinità celtiche e germaniche). Parallelamente, il trio dei protagonisti del 2035 si trova ad affrontare una minaccia che è simile in modo inquietante a quella contro cui si è battuta l’antica suora guerriera. Lo scontro li condurrà in fuga su per i greppi abbandonati della Lucchesia collinare, frequentati solo da anziani relegati in ospizi e pochissimi abitanti. Per lo meno pochissimi abitanti umani. Al lettore scoprire se la moderna Iride “Santa” Santini saprà uguagliare le imprese di Santa Valperg, monaca, strega e guerriera. Fra botte da orbi, lame, brocchieri, demoni guerrieri, folletti schizzinosi e antichi manoscritti, il divertimento è assicurato.

 

Qui sotto: la copertina dell’edizione italiana del vero manoscritto I33, a cura di Andrea Morini e Riccardo Rudilosso per ed. Il Cerchio

 

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I libri dell’autore: romanzi, racconti, scherma storica e non solo

maggio 10, 2018 by Marco Rubboli Nessun commento

LA SAGA DELLA CORONA D’ACCIAIO

ROMANZO “PER LA CORONA D’ACCIAIO”

Vindice Maravoy era destinato a diventare un fiero Conte del regno di Gallesse. Era destinato a ereditare il segreto millenario custodito dalla sua casata sotto le mura di Castelbrun. Non avrà niente. I Maravoy hanno tentato di ribellarsi al potente impero Dosthan e hanno fallito, perdendo tutto: non hanno più terre, non hanno più un titolo. Ora Vindice è in esilio a Malia, e milita come mercenario nella compagnia del padre. Vindice ama Malia, una terra antica e bellissima, erede della più grande civiltà che il mondo abbia conosciuto, ma la penisola adesso è divisa e dilaniata da guerre intestine, oppressa da una monarchia debole e corrotta. Una nuova invasione da parte dello stesso impero che gli ha portato via tutto incombe dal Nord. E il Re che cosa fa? Muove guerra alla fedele Casa di Gransequoia, a guardia dei passi che si affacciano proprio sull’impero Dosthan. Tiberio IV è infatti innamorato del primogenito di quella casata, Traiano di Gransequoia, e vuole catturarlo. Il crollo di Malia sembra inevitabile. Ma Vindice è pronto a tutto per evitare che la sua patria di adozione venga conquistata. Perfino a mettere da parte i valori che gli sono stati insegnati.

 

ROMANZO BREVE: GLI ULTIMI EROI DELL’ARENA

Sette secoli prima delle vicende di Vindice Maravoy, cadeva l’Impero Mitoien. Dalla spada spezzata dell’ultimo Imperatore i sopravvissuti al disastro forgeranno un giorno la Corona d’Acciaio. In quel momento catastrofico della storia di Malia, un gladiatore e una gladiatrice cercano di sopravvivere e ritrovarsi: Glaucus, arruolato come volontario, si trova in un accampamento assediato dai barbari, Felitia deve combattere nell’ultimo giorno di giochi nell’arena prima che un esercito invasore raggiunga la città. La prima opera di narrativa edita da Accademia Nazionale di Scherma, la prestigiosa Istituzione che dal 1861 rilascia i titoli tecnici di scherma.

 

Oltre al romanzo “Per la Corona d’Acciaio” e al prequel “Gli ultimi eroi dell’arena”, su Hyperborea trovate  i racconti “Un lavoro di Luce” e “I Puri, un racconto delle Isole“, ambientati nel mondo di “Per la Corona d’Acciaio”.

Per Watson edizioni è uscito in versione digitale il racconto “E Taranis ruggì“, ambientato nell’Isola delle Brine, fra quelli resi disponibili gratuitamente per i lettori per l’emergenza coronavirus:

E, ovviamente, ci sono tutti i racconti di Marco Rubboli e altri scrittori che potete trovare su questo sito. “Caccia al maestro d’armi” è uscito anche per Ignoranza Eroica.

 

SAGGGISTICA FANTASY

A inizio 2022 è uscito il saggio “Guerra nella Terra di Mezzo – Battaglie, duelli, stratagemmi e potere nelle opere di J. R. R. Tolkien”

Tutti gli scontri e le battaglie di Arda fin dalla sua creazione, dai duelli fino alle grandi guerre, dal Silmarillion al Signore degli Anelli, in un’analisi schermistica, tattica e strategica. Il lettore potrà apprezzare la grande cura per questi aspetti e la competenza bellica di Tolkien, e scoprire le sue idee non convenzionali sull’eroismo e il potere, sulle doti del buon guerriero, il buon comandante e il buon governante, molto lontane sia da vecchi stereotipi sia dall’idea di un Tolkien “moderno”.

 

 

LA SAGA DEL CADETTO DI GUASCOGNA

ROMANZO BREVE “IL CONTAGIO DI MEUNG”

“Il contagio di Meung” è il primo episodio di una saga in cui D’Artagnan e i Tre Moschettieri, i personaggi creati e resi celebri da Dumas, si trovano ad affrontare la minaccia di un complotto di negromanti.

La leggendaria epopea dei Moschettieri di Dumas reinventata in chiave Sword & Sorcery! Nell’Anno del Signore 1625 un giovane cadetto di Guascogna a nome D’Artagnan è sulla via per Parigi, ansioso di entrare nel corpo dei Moschettieri del Re. Quando si ferma alla locanda del Franc Meunier, presso la cittadina di Meung si vede canzonato da un misterioso gentiluomo e, da bravo guascone sanguigno, non la prende bene finirà però per perdere i sensi a forza di bastonate per opera del taverniere e alcuni servi. Fino a qui tutti conoscono la storia, ma nella nostra storia le cose andranno in modo molto diverso: al suo risveglio D’Artagnan si troverà in uno scenario da incubo, con il Franc Meunier infestato da morti viventi affamati di carne umana. E le cose non vanno meglio nella cittadina, dove alcuni eroici sopravvissuti lottano per la loro vita. Una sinistra cospirazione incombe sul Regno di Francia, e sta muovendo le sue pedine con intenti oscuri, incurante della sorte degli abitanti di Meung-sur-Loire. Ma prima di potersi chiedere quale sia la minaccia all’origine dell’infestazione, D’Artagnan dovrà cercare di uscire vivo dall’inferno di Meung!

ROMANZO BREVE: L’INFERNO SOTTO PARIGI

Sfuggito alla fame stregata dei non-morti di Meung, D’Artagnan insegue il sogno di entrare nei ranghi dei Moschettieri del Re. La cospirazione dei necromanti però continua a incrociare il suo cammino: se l’accoglienza che la capitale gli riserva è quanto meno movimentata, ben presto vedrà come i propri avversari possono diventare rapidamente i migliori amici e alleati, mentre i veri nemici si nascondono non solo nell’ombra, ma anche nella stessa casa del corpo d’élite del Re. La ricerca della verità lo condurrà dai palazzi del potere fino alle fogne e alle antiche catacombe, alla ricerca dell’occulta Corte dei Miracoli e dell’orrore in agguato che minaccia perfino i peggiori criminali e la feccia più pericolosa. Solo stringere un’alleanza con l’altro Re, quello che regna sulla parte oscura di Parigi, potrà dare ai Moschettieri una possibilità di scampo.

 

 

LA SAGA DEI PRETORIANI NERI

ROMANZO BREVE: OMBRE SULLA DACIA

Corre l’anno 2243 dalla Fondazione di Roma (equivalente al nostro 1491). Il Tribuno Lucrezio dopo aver difeso i confini dell’Impero in Etiopia, sugli Urali e in Asia Centrale è passato ai Pretoriani Neri, l’Inquisizione Imperiale, e guida una squadra scelta di cui fa parte l’ex gladiatrice Maevis, il suo amore segreto. Dopo l’ultima missione in Britannia non è stato concesso alla squadra il solito periodo di riposo e sono stati spediti tutti direttamente in Dacia: una minaccia della massima gravità incombe su quel regno vassallo. Giunti sul luogo scopriranno un orrore antico che ancora trama nell’ombra, fin dai tempi sanguinosi della Ribellione dei Figli delle Tenebre. Non solo si troveranno in una trappola che li farà passare da cacciatori a prede, ma dovranno anche confrontarsi con le loro paure più profonde, con quegli eventi soprannaturali e feroci che li hanno spinti a dedicare la loro vita e la loro morte a una lotta senza esclusione di colpi contro i nemici occulti dell’Impero Romano e dell’umanità.

“Ombre sulla Dacia” è un romanzo breve fa parte della saga ucronica romana horror-fantasy “Le Cronache dei Pretoriani Neri”.

Sono disponibili diversi racconti sulle avventure dei Pretoriani Neri precedenti a “Ombre sulla Dacia”, in ordine cronologico:

Notte di Sabba

La capanna nel bosco

L’orda del Re della Notte

Notte di Sabba e La capanna nel bosco sono su Hyperborea, rivista online di Sword & Sorcery Italia. Un altro racconto dei Pretoriani Neri, “I figli di Carthago”, è in uscita in un’antologia della casa editrice Mezzelane: quella che raccoglie i vincitori del concorso letterario “Se una notte d’inverno un viaggiatore”.

 

ALTRI ROMANZI E RACCONTI

Altri romanzi e racconti pubblicati, autoconclusivi, sono:

“LA DANZA PIETRIFICATA”, Delos Digital collana “History Crime”

Nel 1927 un giovane dottorando in storia giunge in un remoto paesino italiano per fare ricerche sul sanguinoso scontro avvenuto nell’XI sec. fra il vescovo Girolamo, poi beatificato come patrono del luogo, e un feudatario spietato e occultista. L’indagine lo porterà in contatto con il prete del villaggio, un entusiasta archeologo dilettante, e con Redretti, lo storico locale divenuto un misterioso folle. Scoprirà che la vittima dell’unico delitto mai avvenuto in paese, circa un ventennio prima, era il predecessore di Redretti, e che il suo assassino non è stato mai scoperto. Con Redretti, unica persona a custodire tutti gli antichi documenti, e che si esprime unicamente per enigmi, soltanto un’azione azzardata potrà sbloccare la situazione e risolvere una volta per tutte gli oscuri misteri che gravano sul paese. Ma svelare certe verità potrebbe rivelarsi molto pericoloso.

 

“LA SIGNORA DELLE CAVERNE”, Delos Digital collana “Innsmouth”

Una coppia di fidanzati italiani si trova in vacanza a Creta. Dopo una giornata in una spiaggia isolata stanno per tornare in albergo quando sentono provenire da una vasta macchia di arbusti il miagolio di un gatto intrappolato. Elena si mette alla ricerca mentre Ezio va a chiedere una torcia in un piccolo bar sulla spiaggia, perché si sta facendo buio. Quando torna sul posto la ragazza è scomparsa. Da qui le radici più sanguinose del mito classico vengono riesumate in chiave weird come orrore assoluto da cui anche gli Dei celesti derivano. Una storia secondo le teorie del Ramo d’Oro di Frazer in cui Dei e razza umana possono sottrarsi al cuore di tenebra che li ha generati.

 

Il racconto “L’assassino e il Mazapegul” nell’antologia:

“TERRE LEGGENDARIE”, Watson edizioni

 

 

I racconti “DA DRAGO A SAMURAI” e “EREC IL SAMURAI E RANMARU IL CAVALIERE” nell’antologia:

“RAMEN FANTASY”, Plesio edizioni

 

“LA GATTA”, nella raccolta:

AA. VV. “HORROR STORY TELLING 4”, Watson edizioni

“LUCE DI TENEBRA”, nella raccolta:

AA. VV. “I mostri non mangiano seitan”, Concorso Luce Nera 2018,  casa ed. Sensoinverso.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“LA VIA DEGLI ANNI OSCURI”, nella raccolta:

AA.VV. “Come Marylin Monroe”, Concorso Oceano di carta 2018, casa ed. Sensoinverso.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“LA CASSA” nella raccolta omonima:

AA. VV. “La cassa”, Concorso Luce Nera 2019,  casa ed. Sensoinverso.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“OLTRE LE NUVOLE” nella raccolta:

AA.VV. “Precipitare in libertà”, Concorso Oceano di carta 2019, casa ed. Sensoinverso.

“NON E’ MAI VISSUTO”, nella raccolta:

AA. VV. “Phantom Punch” Concorso Luce Nera 2020,  casa ed. Sensoinverso.

“PARADOSSO”, nella raccolta:

AA. VV. “Horror vacui” Concorso Luce Nera 2021,  casa ed. Sensoinverso.

 

 

“IL PAGLIACCIO”, su Book Magazine di maggio/giugno 2019

 

TRATTATISTICA DI SCHERMA STORICA

TRATTATI DI SCHERMA MEDIEVALE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

TRATTATI DI SCHERMA RINASCIMENTALE

 

 

 

 

 

 

 

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Armi e Scherma

maggio 1, 2018 by Marco Rubboli Nessun commento

PRINCIPALI ARMI E TERMINI DELLA SCHERMA ANTICA PRESENTI NEL ROMANZO
Per mettere i lettori nella condizione di comprendere alcuni dei termini utilizzati nei combattimenti della saga, mi è sembrato utile riportare definizioni e concetti attinenti alle armi utilizzate a e alla scherma praticata a Malia, non a caso simili a quanto in uso in Italia e in Europa tra XV e XVI secolo.
La maggior parte delle immagini qui utilizzate provengono da antichi trattati di scherma italiani.

ARMI

LA SPADA

 

LA SPADA A DUE MANI

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