“I33. Valperg” dell’amico Michele Gonnella, primo esempio del genere “Sword & Apecar”, è il romanzo che mi ha accompagnato negli ultimi giorni di “arresti domiciliari pandemici”… e con grande divertimento! Assolutamente da non perdere per i praticanti di HEMA (“Historical European Martial Arts”, secocdo la denomiazione della famigerata Coalizione Nordeuropea, che nella regia lingua del nuovo regno d’Italia diventa “Scherma Storica”), ma non solo. Il romanzo prende le mosse in un retrogrado 2035 post-bellico da un paio di “sfigati” studiosi di archeologia sperimentale della Regia Università di Lucca che, per approfondire lo studio di un antico manuale di scherma e capire perché questo tratti solo dell’atipica (per tempi così remoti) disciplina di spada e brocchiero, iniziano a prendere lezioni di scherma storica da una maestra di arti marziali, Iride Santini detta “Santa”. L’I33 è un manoscritto realmente esistente, ad oggi il più antico disponibile, pubblicato in Italia da A. Morini e R. Rudilosso della Sala d’Arme Achille Marozzo per la casa editrice Il Cerchio. Le vicende dei nostri eroi si intrecciano con quelle degli antichi autori del manoscritto, in particolare la “Santa” Valperg, figlia di un crociato e di una strega convertita ma non pentita (nel ms reale effettivamente il maestro monaco guerriero viene raffigurato anche mentre insegna a una donna, chiamata “Valpurgis”). Per esigenze di trama il vero manoscritto viene retrodatato di qualche secolo, artificio necessario per situare la vicenda ai tempi in cui il cristianesimo lottava contro gli ultimi pagani (e soprattutto contro i loro Dei… o demoni che fossero) nelle terre del centro e nord Europa. L’autore ci narra, nel suo stile sempre ironico, pieno di brio e vivacità, come la strana famiglia di Valperg sia riuscita a prevalere nella sua lotta senza quartiere contro un’entità feroce e guerriera proveniente da un’altra dimensione, dai molti nomi (alcuni dei quali corrispondono a ben note divinità celtiche e germaniche). Parallelamente, il trio dei protagonisti del 2035 si trova ad affrontare una minaccia che è simile in modo inquietante a quella contro cui si è battuta l’antica suora guerriera. Lo scontro li condurrà in fuga su per i greppi abbandonati della Lucchesia collinare, frequentati solo da anziani relegati in ospizi e pochissimi abitanti. Per lo meno pochissimi abitanti umani. Al lettore scoprire se la moderna Iride “Santa” Santini saprà uguagliare le imprese di Santa Valperg, monaca, strega e guerriera. Fra botte da orbi, lame, brocchieri, demoni guerrieri, folletti schizzinosi e antichi manoscritti, il divertimento è assicurato.

 

Qui sotto: la copertina dell’edizione italiana del vero manoscritto I33, a cura di Andrea Morini e Riccardo Rudilosso per ed. Il Cerchio

 

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