PRINCIPALI ARMI E TERMINI DELLA SCHERMA ANTICA PRESENTI NEL ROMANZO
Per mettere i lettori nella condizione di comprendere alcuni dei termini utilizzati nei combattimenti della saga, mi è sembrato utile riportare definizioni e concetti attinenti alle armi utilizzate a e alla scherma praticata a Malia, non a caso simili a quanto in uso in Italia e in Europa tra XV e XVI secolo.
La maggior parte delle immagini qui utilizzate provengono da antichi trattati di scherma italiani.

ARMI

LA SPADA

 

LA SPADA A DUE MANI

LA DAGA O PUGNALE
Può essere impugnata sottomano (prima immagine) o sopramano (seconda immagine)

PRINCIPALI ARMI IN ASTA Da sinistra a destra: Azza, Alabarda, Spiedo, Partigiana, Roncone, Picca o Lancia.

LA ROTELLA

 

 

LO SCUDO TRIANGOLARE DA CAVALIERE

IL TARGONE O PALVESE

 

IL BROCCHIERO

LA CAPPA

 

L’ARMATURA

IL CAVALLO E IL CAVALIERE

Tre cavalieri pesanti in armatura. Da sinistra a destra: lancia sopramano (con visiera dell’elmo abbassata), lancia in resta, lancia sottomano.

 

TERMINOLOGIA DELLA SCHERMA ANTICA

I Colpi

Mandritti: tutti i colpi che vanno dal lato destro verso il lato sinistro di chi li tira (sempre se riferiti a colpi tirati con la mano destra, con la mano sinistra è il contrario).

Roversi: o “riversi”, o “rovesci”: colpi che vanno dal lato sinistro verso il lato destro di chi li tira.

Punta: colpo portato con la punta della spada. La punta può essere dritta (tirata dal lato destro di chi la tira, solitamente con le unghie in basso) o roversa (dal lato sinistro di chi la tira, con le unghie rivolte in alto).
La punta dritta può avere un percorso orizzontale (punta ferma), discendente dall’alto in basso (imbroccata), o ascendente (stoccata).

Fendente: un colpo di taglio portato con il filo dritto dall’alto verso il basso verticalmente, o anche in modo generico qualunque colpo discendente portato col filo dritto, anche diagonale.

Sgualembro: un colpo diagonale dall’alto verso il basso portato con il filo dritto

Tondo: un colpo orizzontale

Ridoppio: un colpo diagonale ascendente portato con il filo dritto

Falso: un colpo diagonale ascendente portato con il filo falso

Montante: un colpo di taglio portato con il filo falso verticalmente dal basso verso l’alto

Tramazzone/molinello: un colpo caricato e tirato con moto circolare, con la rotazione di un’articolazione del braccio.

Si veda anche la figura seguente, da intendersi come l’avversario su cui vanno portati i colpi con le angolazioni indicate.

I Passi.

Tutti i passi possono essere eseguiti non solo avanti e indietro ma in ogni direzione.

Passo intero

Piede scaccia piede

Accrescere, o mezzo passo

 

Affondo (NB: NON un attacco di punta ma un passo!)

Le difese

Parata: un’azione difensiva che impedisce all’attacco nemico di andare a segno tramite l’opposizione della propria arma lungo la traiettoria dell’arma nemica.

Parata di filo dritto: parata a bloccare il colpo dell’avversario, effettuata col filo dritto del forte della spada. Le due spade devono formare una croce (a colpo verticale parata orizzontale e viceversa). A volte tale parata prende invece la forma del “controtaglio”: al taglio dell’avversario corrisponde un “mezzo colpo” di taglio, senza allontanare troppo la spada.

Parata di filo falso: parata effettuata urtando in fuori il colpo dell’avversario con il filo falso della propria spada.

Parata in piovere: parata effettuata con il filo dritto, portando la punta della spada in basso e sollevando la mano.

Schivata: azione difensiva eseguita sottraendo il bersaglio all’azione offensiva dell’avversario (se eseguita muovendosi indietro è detta anche “difesa di misura”).

Altre azioni

Parata e risposta: un’azione nella quale a una parata segue un’azione offensiva eseguita immediatamente dopo la parata stessa, senza tornare in guardia e in un tempo rapidissimo.

Mezzo tempo: quando si ferisce l’avversario mentre egli sta caricando o iniziando a sferrare un colpo, e prima che riesca a sferrarlo.

Stesso tempo, o tempo insieme: l’azione schermistica durante la quale nel medesimo tempo ci si difende da un colpo dell’avversario e lo si contrattacca. La difesa può essere effettuata schivando oppure tramite una parata con la seconda arma.

Finta: azione simile a un attacco ma non portata a termine ed eseguita fuori misura allo scopo di ingannare l’avversario provocandone una reazione difensiva (normalmente una parata) da sfruttare a proprio vantaggio.

Provocazione: quando si esegue un’azione offensiva non allo scopo di colpire realmente l’avversario ma per provocare un suo attacco, che fin dall’inizio intendiamo neutralizzare e sfruttare per colpirlo.

Battuta di ferro: un secco e rapido urto impresso con il forte della lama contro il medio della lama avversaria. Si usa principalmente quando la lama del nemico si trova rivolta verso di noi, allo scopo di aprirsi la strada per poter vibrare subito dopo un colpo.

Prese: azioni in corpo a corpo, ove si agisce a distanza ravvicinata e si va a bloccare il braccio armato dell’avversario (solitamente con la mano sinistra), di seguito lo si colpisce e/ o lo si atterra.

 

PER APPROFONDIRE:

 

www.achillemarozzo.it

 

 

 

 

 

Share: