Il suo cavallo scattò in avanti verso la salvezza, insieme al resto del gruppo. Sperava di farcela senza perdere nessuno, quando il grido di Demetra gli fece balzare il cuore in gola.
Si girò di scatto, e vide la freccia insanguinata che le spuntava dal fianco.
«Mamma!» urlò Vindice aprendo gli occhi di scatto.
Era di nuovo sveglio.

Con i muscoli tesi e il corpo coperto di sudore, guardava ancora il buio davanti e tutt’intorno a sé. Poi sentì la mano gentile di Aurora sulla sua spalla e, lentamente, si rilassò e tornò a stendersi, passandosi una mano sugli occhi e ansimando.
Aurora gli accarezzò il petto. «Lo stesso sogno?»
«Lo stesso incubo» rispose lui, prendendo la mano della ragazza e baciandola.

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