Questo bravaccio quarantenne fedele alla Casa Tagliaferro, di mente sveglia e arguta, è un esperto avvelenatore. Conoscitore di ogni sorta di intrugli velenosi dagli effetti più diversi (tra cui quelli che usa l’assassina Luce Selenides per i suoi dardi, da quelli soporiferi o paralizzanti fino ai più letali), è anche un abile arciere. Infine, è un raffinato conoscitore di vini e di gastronomia, forse l’altra faccia della medaglia della sua conoscenza di pozioni tossiche di ogni tipo. Non esagera mai col bere, al contrario è sempre molto attento a centellinare e degustare quantità di alcolici decisamente ridotte. Il suo comportamento guardingo nei confronti delle amate bevande si spiega con una fase della sua vita nella quale, a causa di una tragedia che lo aveva distrutto, si era ritrovato ridotto a un barbone alcolizzato. Fu il vecchio Astore Tagliaferro a salvarlo a viva forza da quella caduta rovinosa, e da allora la sua devozione per la famiglia Tagliaferro è diventata d’acciaio. Fisicamente è un tipo smilzo, con capelli ormai radi e una barbetta a pizzo color pel di carota.

 

 

 

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