Araldica: nave bianca in campo azzurro (realizzata da Lara Gramigni).

Casa della Costa dell’Alba di Malia stretta alleata della Casa di Cinquecolli. La sede Ducale è un grande borgo portuale alla foce del fiume di Cinquecolli, vi si produce il Vino Verde, un bianco fermo, e il Verdino, bianco frizzante, e il Formaggio Grottesco. Il contado è quasi tutto coltivato a frutteti e fornisce ogni tipo di frutta, che viene poi in gran parte trasformato in conserve e marmellate. Il territorio è disseminato di bassi colli aspri e rocciosi, e sul più grande di questi, un dente di roccia bianca posto accanto al mare proprio dove termina la pianura e i colli raggiungono la Costa, si erge cittadella Ducale. Ai piedi di essa, subito a Nord, circondata da mura di pietra chiara, sorge la città marinara. Vi sorgono imponenti cantieri navali, dai quali escono non solo biremi e triremi da guerra e navi mercantili, ma anche barche da pesca, chiatte fluviali e ogni altro genere di imbarcazioni. Biancoscoglio importa infatti da Cinquecolli grandi quantità di bottiglie per il vino e vasetti di vetro per i prodotti a base di frutta. Anche a questo commercio si devono i rapporti di vecchia data fra le due grandi Casate. Invece i Biancoscoglio hanno una faida aperta con la famiglia loro parente dei Duchi di Portonuovo. La Casa di Cinquecolli su pressioni del Re ha tentato più volte di sedare questa faida, senza successo.

 

“Il sentiero si infilava nello stretto piano tra il mare e i dolci colli verdi cosparsi di vigneti e cipressi. Poco più lontano si vedeva una strana danza pietrificata di giganti: irti picchi rocciosi, rupi e precipizi a strapiombo spuntavano dal terreno come denti spaiati di orchi, tra ruscelli e piccoli fiumi che calavano dalle prime falde dell’Altopiano Centrale. E su ognuna di quelle vette basse ma aspre stava un castello, una rocca, una semplice torre, tutti presidiati dai Baroni fedeli ai Biancoscoglio. Infine la via piegava verso la costa, proprio nel punto in cui la pianura terminava e le colline raggiungevano la riva del mare. Là si ergeva un massiccio roccioso, a picco sopra le onde verdi e azzurre. Sopra l’enorme macigno bianco svettavano le torri della possente e antica cittadella, mentre ai suoi piedi, proprio dove moriva la Grande Pianura, si estendeva il vasto borgo marinaro. Alte e orgogliose mura di pietra candida circondavano sia il borgo che la cittadella di Biancoscoglio. Sembravano cingere da ogni lato, come in un abbraccio, un grande porto fitto di alberi e vele ammainate… Diverse ampie e lunghe scalinate univano la parte alta della città al borghetto cresciuto attorno al porto. Le gradinate salivano come bianche serpi, inerpicandosi tra le rocce a picco sui flutti. Da ogni torre si innalzavano stendardi con la nave bianca in campo azzurro dei Biancoscoglio.”

 

Principali membri della Casata:

Duca Solare di Biancoscoglio. Uomo massiccio, calvo, baffoni castani.
Erede Antonio, figlio di Solare
Oro e Furetto. Figli gemelli del Duca Solare. Indistinguibili l’uno dall’altro, occhi bruni vivaci sotto le lunghe capigliature castane.
Manlio. Figlio minore del Duca Solare. Molto giovane, capelli scuri tagliati corti e corpo già atletico.
Marino. Fratello del Duca Solare. Un uomo robusto e barbuto dai capelli castani.
Azzurra. Sorella del Duca Solare e madre di Amanda di Cinquecolli.
Duchessa Amanda di Cinquecolli. Figlia di Azzurra di Biancoscoglio, giovane seconda moglie del Duca Rosso di Cinquecolli

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