Il vasto Impero Sarras domina il misterioso Continente Meridionale oltre il mare a Sud di Malia. Un tempo parte di queste terre appartenevano all’Impero Mitoien, in particolare quelle affacciate sulla costa del mare che un tempo erano dette i Regni della Costa, ma l’antico Re Tariush venuto dal deserto riuscì a strappargliele fondando il loro proprio Impero.
Esistono dei commerci tra i Sarras e il Continente Settentrionale, ma le loro terre e le loro usanze sono in gran parte sconosciute. Infatti è proibito ai mercanti del Continente Settentrionale recarsi in terre Sarras, con l’unica eccezione dell’isola di Gehenna. Sono invece i mercanti Sarras ad approdare con le loro mercanzie nei porti delle Isole, di Malia e dei Regni dell’Ovest.

E’ noto che i Sarras adorano i Grandi Dei delle Piramidi, ma sulla natura dei loro Dei e della loro religione essi hanno l’obbligo di conservare il più rigoroso segreto.

Un tempo i pirati Sarras erano soliti assalire Malia e le Isole, e per un certo periodo avevano anche stabilito delle roccaforti in territorio Maliano, poi distrutte dal primo Re di Malia Aiace d’Altarocca. Ben più duro fu il contrasto secolare fra i Regni dell’Ovest e l’Impero Sarras, che per molto tempo si è battuto per realizzarne la conquista.
I guerrieri Sarras hanno grandi vessilli e vesti di tutte le sfumature dei colori freddi, indossano (spesso sotto le vesti) fini cotte di maglia ed elmi a calotta con un velo di cotta di maglia attaccato, a volte col nasale. Usano scimitarre, sciabole, lance sottili e scudi piccoli rotondi o “adargas” (scudi bivalvi di cuoio), pugnali ricurvi. Hanno archi compositi piccoli ma potenti, che sanno usare anche al galoppo, anche tirando all’indietro. Non usano molto la fanteria specializzata: sono quasi tutti cavalieri, che però all’occorrenza possono smontare e fungere da fanteria. Sono invece maestri delle fortificazioni e della costruzione delle macchine da assedio, e molto dediti a usare spie e stratagemmi di ogni tipo.

“L’Imperatore Sarras regna su terre infinite, su città immense poste su fiumi più grandi del Dathus, dotate di giardini pensili densi di frutti, su empori del deserto e su fortezze imprendibili, foreste e steppe, montagne sempre innevate, campi di una fertilità inimmaginabile e tundre desolate, a un suo cenno si muovono legioni più numerose di quelle degli antichi Mitoien.”

“I Sarras indossavano solo leggere cotte di maglia di ferro coperte da svolazzanti vesti di seta colorata, elmi appuntiti che lasciavano il volto scoperto. Portavano lance leggere, più corte e sottili di quelle Maliane, e cingevano snelle spade ricurve alla cintura. Cavalcavano in modo strano, come dritti in piedi su selle quasi piatte, quasi senza arcione.
Tutti i cavalieri Sarras inoltre, … avevano anche piccoli archi ricurvi, in ampie faretre che contenevano sia l’arco che le frecce, fissate alle selle dei cavalli. … Effettivamente,… erano uno spettacolo a vedersi: un tripudio di bandiere di ogni sfumatura di indaco, azzurro e turchese, vesti sgargianti di seta blu, celeste, viola.”

 

 

 

 

L’isola di Jehenna, l’unico luogo dell’Impero Sarras dove possono recarsi i mercanti stranieri per scambiare i loro beni.

Se vuoi leggere un racconto ambientato nell’Impero Sarras:

IL MERCATO FANTASMA – Parte I

 

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