Il nostro editore ha realizzato un sondaggio su FB sulla copertina di “Per la Corona d’Acciaio”!

“Quella che stiamo realizzando è la copertina per un incredibile romanzo fantasy storico!
Aiutateci a scegliere la versione definitiva che renderemo ricca di particolari e fenomenale come le altre!
Vi chiediamo, se possibile, di motivare la scelta nel commento.
– UN NUOVO FENOMENO DEL GRANDE FANTASY STORICO
– SCRITTO DA UNO DEI MASSIMI RIEVOCATORI STORICI NEL PANORAMA INTERNAZIONALE.
– COME BERNARD CORNWELL MA TUTTO ITALIANO.”

Beh,  il sottoscritto quasi imbarazzato ringrazia per i complimenti… devo dire che tutti i commenti di chi ha già letto “Per la Corona d’Acciaio” mi incoraggiano ad andare avanti!

Questi i risultati del sondaggio:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                                 29%                                                                                                                      71%

Innanzitutto devo fare i miei, di complimenti, all’artista Vincenzo Pratticò: in entrambi i casi (come anche per altri bozzetti che mi sono stati mostrati) il lavoro è eccellente, veramente di altissima qualità, e non potrei desiderare di meglio per la copertina della mia creatura amatissima. Entrambe le proposte catturano elementi importanti del romanzo.

Devo poi dire che in linea di massima concordo con la scelta dei lettori, i cui commenti sono stati acuti e perspicaci.

Il primo disegno sottolinea gli aspetti epici, marziali e cavallereschi della storia, e dà risalto al paesaggio, ovvero alla nazione di Malia devastata dalle guerre civili. Il tenebroso destriero di Vindice Maravoy appare bardato per la battaglia, non meno corrrusco d’armi del suo padrone umano, ed entrambi procedono sotto un cielo drammatico che però è percorso da una linea di luce, forse quella dell’alba. Forse, una luce di speranza in mezzo a tante devastazioni.

Il secondo si sofferma di più sulla personalità del protagonista che afferra, pensieroso, la Corona d’Acciaio sotto una pioggia battente. In questa versione l’ombra occulta in parte il suo viso, rendendo meno netta la sua identità. Nella prima idea che ha dato vita a questa immagine il viso non doveva vedersi affatto, lasciando il dubbio su chi potesse prendere la Corona. Ma vedendo ora il risultato, mi pare che possiamo anche rivelare le fattezze del protagonista. Questo, si badi bene, non significa necessariamente che egli diventi il Re di Malia, né che afferrando la Corona la prenda per sé. Potrebbe essere, ma le cose potrebbero anche andare diversamente: tutto sommato tutti (o quasi) bramano questo simbolo del potere regale. Molti lettori hanno intuito nell’immagine un protagonista tormentato, con un passato difficile e dubbi che lo affliggono. Altri hanno notato invece in lui una marziale risolutezza. Hanno ragione entrambi i gruppi. Molti hanno anche notato l’impatto emotivo di questa immagine, l’empatia immediata che si crea con il soggetto dell’illustrazione, un aspetto che ha colpito anche me. Prende forma come un’aspettativa di conoscere i pensieri del cavaliere, gli eventi che lo hanno portato fino a lì e quelli che seguiranno, come anche quali pensieri partorirà la sua mente e a quali eventi e comportamenti essi porteranno. Ma vi prego di notare anche lo scenario di distruzione in basso e la pioggia che cade intensa su di esso. Sarà questa pioggia un pianto senza fine o laverà invece via il sangue e spegnerà il fuoco? E, infine, last but not least, la Corona. Su cui il cavaliere sembra chinarsi per riflettere. Come anche il lettore si troverà a riflettere, insieme a me, sul potere: sugli  obblighi, le tentazioni e le possibilità che comporta, e sul tragico meccanismo per cui a ogni decisione corrispondono – inevitabilmente – delle conseguenze.

 

Share: