Per la Corona d'Acciaio - Per la Corona d'Acciaio
Per la Corona d'Acciaio - Per la Corona d'Acciaio

ASTOLFO SALINARI

marzo 26, 2020 by Marco Rubboli Nessun commento

Astolfo è un Maestro d’Armi con licenza dell’Accademia di Scherma di Alesia. E’ anche un assassino. Per molto tempo è stato un sicario prezzolato, ed è spesso considerato il migliore in città. L’unica in grado di insidiare il suo primato è la sua amica d’infanzia Luce Selenides. Legato alla Casa Tagliaferro, è passato alla Compagnia Maravoy per gentile concessione di Rinaldo Tagliaferro, amico di Vindice. La Condotta aveva bisogno di un Maestro d’Armi e Astolfo ha  ricoperto quel ruolo volentieri. Solo Vindice, nella Compagnia, sa delle sue qualità di sicario e può usufruirne in caso di necessità. Astolfo, atletico, piuttosto alto (ma non come il cugino Diomede) e con un pizzetto nero a punta, è dotato di grande agilità, destrezza e precisione, sa usare ogni tipo di arma e il suo sangue freddo è invidiato da molti. Non ha scrupoli ma nemmeno nessun istinto sadico: uccide solo quando gli viene ordinato e quando è necessario. Preferisce, se non è indispensabile, non ammazzare i vecchi amici.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Bozzetto di E.R.

Share:
Reading time: 1 min

GIORGIO E SILVANO BOVARI

settembre 12, 2023 by Marco Rubboli Nessun commento

 

 

Gli ultimi due bravi della compagnia di Rinaldo Tagliaferro nell’Impero Dosthan sono due fratelli nati e cresciuti nei peggiori bassifondi di Alesia: Giorgio e Silvano Bovari, amici sia di Astolfo e Diomede Salinari che di Luce Selenides. Nonostante non siano gemelli c’è ben poca differenza d’età fra i due, e il loro aspetto è davvero molto simile.

Esperti e letali combattenti di pugnale, Giorgio e Silvano spesso sfruttano la somiglianza fra di loro, adottando sempre lo stesso taglio di barba e capelli: se da giovani (al tempo di una loro avventura oggetto di un racconto) erano entrambi sbarbati e con una lunga chioma, ora portano i capelli corti e la barba.

Oltre che farsi rispettare da chicchessia a colpi di daga,  compreso il Maestro di scherma Astolfo Salinari dalla proverbiale abilità con ogni tipo di arma, i fratelli Bovari sono temibili con la balestra.

“Giorgio… Sapeva come eseguire schivate fulminee, passi meditati, scatti, finte, inviti,
provocazioni, colpi subdoli e difficili da evitare. Insieme a Silvano, aveva
imparato a combattere nei vicoli del porto di Alesia quand’erano ragazzi,
facendo entrambi onore a quella sorta di arte popolaresca fatta di sporchi
trucchi da strada, di assassinio alle spalle e simili amenità nelle quali i ragazzi
del loro gruppo e di gruppi rivali si esercitavano a sorprendersi a vicenda. Poi,
più tardi, grazie al loro amico Astolfo Salinari e a suo cugino Diomede, più
benestanti e un po’ più grandi di loro, si erano perfezionati anche negli
insegnamenti dell’alta scuola di scherma di Alesia, in cui l’uso del pugnale
rappresentava una disciplina importante, tenuta in gran considerazione.
Con la spada non c’era verso di contrastare Astolfo o Diomede, ma con le
armi corte i due fratelli se la giocavano alla pari.”

 

Illustrazioni di E.R.

Share:
Reading time: 1 min

Diomede Salinari

settembre 16, 2019 by Marco Rubboli Nessun commento

Bravo al soldo dei Tagliaferro, questo rude amico d’infanzia di Luce Selenides è uno schermitore provetto, esperto anche nell’arte del pugilato (anche lui viene dalla scuola di Aiace Bellavalle). Di famiglia non indigente ma cresciuto nei vicoli del porto di Alesia fra le peggiori compagnie, è cugino dell’assassino professionista e maestro d’armi Astolfo Salinari, della Compagnia Maravoy. Diomede è alto e atletico, con lunghi capelli neri e occhi grigi. In “Per la Corona d’Acciaio” è solo una comparsa (accompagna Erinne Selenides per le vie di Alesia in una giornata particolarmente pericolosa, e Luce lo nomina un paio di volte). Invece ha un ruolo importante in “Contro Due Imperi”, perché sarà la guardia del corpo di Rinaldo Tagliaferro nel suo lungo viaggio.

“Ceffi come Diomede Salinari: un trentenne alto e atletico con lunghi capelli corvini e gelidi occhi grigi, il viso sempre ben sbarbato. Assomigliava un poco a suo cugino Astolfo, il maestro d’armi e sicario che Rinaldo aveva fatto assumere a Vindice nella Compagnia Maravoy. Ma era più alto, muscoloso e ben piazzato. Anche Diomede era un assassino di professione e schermitore provetto, seppure non avesse approfondito abbastanza l’arte delle armi da fregiarsi del titolo di Maestro come suo cugino. In compenso aveva appreso perfettamente l’arte del pugilato nella migliore palestra di Alesia, sotto la rude sferza di quell’Aiace Bellavalle…”

“«Non avere paura. Non ti verrà fatto alcun male. Non più, non finché starai con noi.» Aveva parlato nel suo stentato linguaggio Dosthan, addolcito dal forte accento Maliano. Diomede, alto, atletico e con gli occhi e i lunghi capelli scuri, sulle labbra sonorità Maliane estranee alla lingua Dosthan, doveva sembrarle qualcosa di molto esotico. Lo spadaccino di Alesia vestiva tutto di nero, come faceva spesso, e anche ciò era insolito se confrontato all’abbigliamento multicolore dei Dosthan. Nere erano le calze a brache, neri gli stivali alti fino al ginocchio, nera la giubba. Solo la camicia era bianca. Il cinturone, il fodero della spada e della daga, il cappello a tesa larga e senza piume… nero, nero, nero.”

Bozzetto di E.R.

Share:
Reading time: 1 min

Compagnie di Ventura

aprile 15, 2018 by Marco Rubboli Nessun commento

Un buon numero di compagnie di ventura è presente a Malia, sia composte da mercenari locali che stranieri. Solitamente nessuno si mette al soldo del Signore della sua terra d’origine, ma sono quasi tutti fuoriusciti, sia esuli sia emigrati in cerca di fortuna. Quindi le Compagnie Maliane servono Duchi indipendenti di una regione diversa dalla loro, o si trovano in altri Regni al servizio di Signori locali: nei Regni dell’Ovest o in quelli dell’Est, sulle Isole, nell’Impero stesso sotto qualche Principe o Conte che desidera rinforzare le sue milizie e alcuni perfino nella remota Isola delle Brine.
Di contro, la Corona tende a ingaggiare Compagnie straniere, in quanto si ritiene per tradizione che i Maliani dovrebbero comunque servire il Re, pagati oppure no.

Continue reading
Share:
Reading time: 3 min

Casa Tagliaferro, di Alesia (popolani)

aprile 15, 2018 by Marco Rubboli Nessun commento

Tenutari di una vasta rete di locande e case di tolleranza di gran lusso che si estende per tutta Malia e perfino oltre i confini del Regno, i Tagliaferro sono i fornitori ufficiali di cortigiane d’alto bordo per la Corona Maliana e per le grandi Case nobili e di mercanti o banchieri. Le cortigiane dei Tagliaferro, chiamate le “allegre damigelle”, devono saper danzare, cantare, suonare diversi strumenti, recitare poesie e narrare storie, oltre a essere in grado di intrattenere una conversazione a qualunque livello, perfino parlando di letteratura o filosofia.

I Tagliaferro, le cui origini sono umili ma la ricchezza leggendaria, non si considerano dei vili papponi ma piuttosto dei grandi mercanti e non schiavizzano le loro cortigiane, che hanno una certa libertà nella scelta dei clienti e partecipano ai guadagni dell’attività. Ciononostante non poche delle “allegre damigelle” non hanno iniziato a esercitare la loro arte già da donne libere ma sono state inizialmente reclutate usando il subdolo “metodo di Vittorio”, impostato dal padre dell’attuale capofamiglia Astore. Soprattutto i membri più giovani della famiglia, come Rinaldo, sono stati educati alle armi, alla mercatura e alle lettere, come veri principi mercanti, e non amano avere contatti con personaggi di bassa lega che non vorrebbero considerare “colleghi”.

A protezione delle cortigiane (e di loro stessi, dato che sono a conoscenza di molti delicati segreti) i Tagliaferro mantengono un piccolo esercito privato di assassini, bravacci e tagliagole reclutati dai peggiori bassifondi di Alesia e delle altre città dove gestiscono locande, e adeguatamente “ripuliti” in modo da non avere guai con le autorità.

La Casata vive quindi uno strano mondo di mezzo fra la corte e le alte sfere del Regno, da una parte, e la malavita dall’altra.

 

Principali membri della Casata:

Astore Tagliaferro, capofamiglia, un vecchio abile e avido

Rinaldo Tagliaferro, figlio di Astore, amico di Vindice Maravoy

Molosso Tagliaferro, fratello di Astore

Lucrezio e Tancredi Tagliaferro, figli di Molosso

Guglielmo Caronte, bravaccio, esperto arciere e avvelenatore, rinomato buongustaio

Diomede Salinari, bravaccio, esperto spadaccino e pugile, amico d’infanzia di Luce Selenides e fratello dell’assassino e maestro d’armi Astolfo Salinari (anche lui in precedenza un uomo dei Tagliaferro)

Giorgio e Silvano Bovari, bravacci, abili accoltellatori, amici d’infanzia di Luce Selenides

Giano “il Bidone”, bravaccio grasso e calvo, dedito a ogni tipo di gioco (sempre barando)

Erinne Selenides, cortigiana di Alesia, sorella di Luce Selenides

Jazmin, cortigiana di Alesia, oriunda Sarras

 

Bravo dei Tagliaferro

Share:
Reading time: 2 min

Vindice Maravoy di Castelbrun

aprile 14, 2018 by Marco Rubboli Nessun commento

Capitano mercenario, figlio ed Erede di Lyonel Maravoy di Castelbrun, una Contea del Sud di Gallesse, e di Demetra di Mykenes una principessa Isolana.  Il suo vero nome è Vengeator, però a Malia tutti lo conoscono come Vindice. Aveva 8 anni all’epoca della congiura di suo nonno Vengeator, oggi, nel 3059 dalla Fondazione di Fortia-che-fu, ha 21 anni. Altezza media, castano, capelli corti, occhi scuri, è inseparabile dal suo grande destriero corvino Violante.

Ad Alesia, capitale del Regno di Malia, Vindice Maravoy frequenta da qualche mese la mercantessa Aurora di Nocchiero e può contare su diversi amici: il capitano Fabrizio Del Ferro, mercenario per diletto, il fratello adottivo di costui, il giovane mercante Ettore del Nero, e ancora il ricco ma famigerato prosseneta della Corte Rinaldo Tagliaferro. Su consiglio di Rinaldo inoltre ha fatto assoldare come Maestro d’Armi nella Compagnia Maravoy Astolfo Salinari, il suo assassino di fiducia.

Vindice è il protagonista del romanzo “Per la Corona d’Acciaio”, che segue le sue vicende dal 2 ottobre 2059 dalla Fondazione di Fortia-che-fu fino al 20 luglio 3060. Privato del titolo, della patria e del Feudo all’età di otto anni, testimone fin dalla più tenera età del tempestoso crollo della sua Casata e ridotto allo stato di cavaliere mercenario nella compagnia di ventura fondata dal padre (ormai rimasto privo di alternative), si è adattato al suo destino. Ma non si è rassegnato a esso, non del tutto.

Continue reading
Share:
Reading time: 2 min

Popular Posts

FREYA – PRESAGI DI SVENTURA

novembre 13, 2023

La setta della Foresta Nera – Parte I e II

novembre 8, 2023

La setta della Foresta Nera – Parte III

novembre 17, 2023

Di Guerra, Uomini e Orchi

ottobre 24, 2023

Categorie

  • Articoli
  • Casate
  • Estratti
  • Eventi
  • Eventi Storici
  • Illustrazioni
  • Luoghi
  • Mappe
  • Personaggi
  • Racconti
  • Uncategorized

Search

Recent Posts

La setta della Foresta Nera – Parte VI

dicembre 5, 2023

La setta della Foresta Nera – Parte V

novembre 28, 2023

La setta della Foresta Nera – Parte IV

novembre 22, 2023

La setta della Foresta Nera – Parte III

novembre 17, 2023

Like Us On Facebook

Tag Cloud

#tolkien alessandro dumas alexandre dumas arturo pérez reverte avventura classica barbari Caterina Franciosi corona d'acciaio corona d'Italia dumas elfi empowerment ernst junger fantasy fantasy italiano fantasy mediterraneo fantasy storico gladiatores gladiatori hema historical european martial arts horror impero impero romano i tre moschettieri julien gracq letteratura di genere low fantasy low fantasy italiano Marco Rubboli moschettieri Per la Corona d'Acciaio pretoriani pretoriani neri romani salad'arme achille marozzo scherma storica shieldmaiden spaghetti fantasy torneo medievale tre moschettieri vichinghi vikings watson watson edizioni

Freya Post slider

  • GLI ULTIMI EROI DELL’ARENA

  • ESTRATTO: L’ASSEDIO DI TORRE ROSAT

  • ESTRATTO – IL CAMPO DI RE TIBERIO ALL’ASSEDIO DI GRANSEQUOIA

  • Estratto 7

  • Estratto 6

  • Estratto 5

Socialize with me

FOLLOW ME ON INSTAGRAM

Please enter an Access Token on the Instagram Feed plugin Settings page.

FacebookInstagram
© 2018 copyright. All rights reserved. Abbiamo fatto il possibile per reperire i proprietario dei diritti. Restiamo a disposizione per eventuali adempimenti d'uso